martedì 18 marzo 2014

Pensieri...



Pensieri...

A volte vorrei provare a spiegare che esiste differenza tra le parole. Tra parola e parola. Tra parola detta o non detta. Tra significato e significante…
Se io dico quello che sei per me, tento una definizione, ti immetto in una sfera  interiore in continua evoluzione, ti rendo quasi partecipe del mio sangue, ti iscrivo nell’ anima, diventi incancellabile, anche quando non mi parli mai…
Sono volate parole grosse.  Significa mille cose…Spunta il dolore in forma di lacrima, a volte di farfalla. Penso …io  stessa che  ora ti scrivo tante parole e versi e tu che  non rispondi …ed allora, un oscuro  silenzio da interpretare, vivisezionare, penetrare con una lama …Ma non basta a darmi  risposte. Forse perché non esistono mai risposte.  Non si possono esigere risposte. Le parole si donano….Ricordo tutte le parole inutili  che ho scritto nella mia vita( quante lettere piene di amicizia e dolcezza a Teresa!) e gli altri, spesso  chiusi col catenaccio il cuore non corrispondevano, avevano paura, alzavano il muro, stavano in bilico sul muro…Era ed è. E forse così sarà.

Attento, non sbilanciarti, potresti cadere dalla mia parte, e la mia parte è piena di insidie, ci sono troppi specchi, troppe spine, non sei protetto, ti lacererai i vestiti  con cui tenti di coprire il tuo vero volto…

Ho rivisto Teresa tre giorni fa. Dopo vent’anni. Ha ancora i capelli rossi ma non più ricciuti e le sono sparite le lentiggini che aveva sul naso. Studiavamo insieme gli scrittori americani e lei aveva quel gesto vezzoso di scostare i folti capelli dalla fronte. I gesti. Impressi. Anch’essi. Nostalgia. Ma la mia nostalgia è “positiva”. Nel mio orto non coltivo rimpianti ,forse  neppure qualche piccolo rimorso…
Ri- morso, mordere di nuovo la vita a bocconi, masticando amore e delizie, affetti e poesia, ingoiandoli come fossero cibo.  Ingoiare te. Ora. Per farti sparire…
Mi sono lasciata trascinare nel vortice di un racconto di cui non so seguire la traccia.
Non ho mai seguito un filo eppure tutto è sempre stato sempre fin  troppo logico.

Chi sei? Un altro me stesso. Colui che sta dentro fino a confondersi con me?

Negli anni  di  Milano mi mancavano persone vere. Persa tra la folla, mi sentivo un puntino senza nome.
Cercavo l’ altra me stessa, me ne andavo a Brera, o sui Navigli,a caccia di suggestioni. O in via del Conservatorio . Mi piaceva stare lì, ferma, a far niente. Ascoltavo da fuori la musica, una confusione di strumenti, un concerto strano e scomposto di suoni e di voci e  intanto guardavo i glicini pallidi che pendevano malinconici dal muro rosso di una vecchia villa. Lì ho imparato a stare da sola. Lì ho imparato che la musica era la migliore compagnia del mondo.  Solo tu  mi sei davvero mancato. E forse è da allora che ti ho cercato, e poi ti ho trovato, dopo anni di silenzio e di suoni disordinati, e poi ti ho perso mille volte,  e ancora ritrovato senza riconoscerti,ma ora ti tengo ben stretto e non ti mollo più…

mariapia giulivo

photo mapi giulivo- atrio interno di una villa milanese




4 commenti:

  1. Non esiste il silenzio vero.
    Quello compare solo alla fine di tutto ma, se ci pensi bene, anche lui diventa urlo. Per questo la parola è tutto. Anche quella mal detta o male pronunciata. Anche il silenzio è parola. Contiene parole. Il muto ha i gesti, e con quelli dialoga. La parola è pensiero e non avrà mai assenze.
    Poi ogni parola ha il suo posto esatto e solo quello.
    _Giungo fino a te._
    _Giungo sino a te._
    Fino a te è un giungere fisico, tu mi tocchi... io altrettanto te.
    Sino a te è entrare nell'anima. Sì toccano le anime e i nostri sentimenti.

    L'italiano è meraviglia.
    L'uomo altrettanto.
    Continuiamo a parlare.
    Grazie....

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  2. Ciao Mapi , oggi avevo bisogno delle tue parole, non il semplice saluto o il commento al post, ma qualcosa che mi parlasse come sai fare tu, che scrivi cose che paiono scritte per me anche se non lo sono. Arrivo qui e di nuovo la magia si compie . Grazie cara, ti abbraccio forte :-D :-*

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  3. Giorgio...leggo solo ora il tuo commento...amico di sensibilità....e mi lascia senza fiato...Continuerò a parlare, a scrivere finchè avrò respiro e sangue caldo nelle vene...Grazie....anima che mi accarezza...

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  4. Cinzia...se riesco a fare questo per te...sono felice. Forse tutti abbiamo delle emozioni dentro e non le sappiamo esprimere. La scrittura la ritengo un grande dono...e la tengo spesso qui...riservata...anche per te...Un abbraccio!

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