domenica 16 marzo 2014

era bisbiglio...






era bisbiglio- io ero analfabeta
del suo lago screziato

si rannicchiava all’ ombra del riflesso

senza parlare leggevo il suo profilo
cucendo labbra sulle palpebre
a razionare  minuti di traverso

nella filigrana dei colori
sedevo accanto – io gli sedevo accanto
e deglutivo l’ aria

avvicinava voce alle mie mani
allontanava mani dalla voce

a sorsi  densi  ho imparato l’ acqua


mariapia giulivo
inedita in volume



4 commenti:

  1. Intensa e significativa

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  2. Rannicchiato all'ombra del riflesso
    resto senza parole... e ascolto.
    Grazie.

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  3. Ciao Mapi, riconosco la tua dolce inquietudine, la sottile presenza del non visto e del non detto... tutta la poesia che da te ho imparato, quella poesia che come l'acqua permea la nostra vita e tocca ogni cellula della nostra pelle. Un abbraccio. Vito

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