mercoledì 17 aprile 2013

Sergio Cammariere: una serata a Salerno…a MODO suo..







Sergio Cammariere: una serata a Salerno…a MODO suo..


Arrivo a Salerno la sera prima. La città ,allungata  dolcemente sul mare e protetta dai monti ,  a pochi passi dallo splendore della costiera Amalfitana, vive la sua indolenza di una domenica sera come un ‘ altra. Il primo manifesto lo vedo in Piazza Libertà…e sorrido. Caso o destino, mi torna alla mente che Sergio Cammariere è nato a Crotone, nel quartiere “Libertà” ed in via Libertà. Continuo a pensare dentro di me che è come una specie di “marchio “ che segna la sua vita personale ed artistica. Almeno nella mia percezione, nella apparente casualità delle cose.

Il manifesto, con il suo volto in primo piano,  annuncia il concerto in un locale di Salerno che ospita da anni musica e spettacoli di qualità, il “Modo”, la ragione per cui io stessa mi trovo nella città di origine romana  in cui  nacque, già dal medioevo,  la rinomata scuola medica Salerrnitana ….

Al “Modo”, la sera di  lunedì  15 aprile, arriva tanta gente, fino a riempire all’inverosimile il locale. L’atmosfera è informale, Sergio Cammariere –viene annunciato- ha scelto questa data quasi come una specie di test, di “prova generale” per proporre una nuova formazione  di musicisti ed il suo repertorio di sempre completamente riarrangiato.
Arrivano per primi “on stage” i sui musicisti storici Luca Bulgarelli ed Amedeo Ariano( che a Salerno è di casa…) , colonne indiscusse di una “ritmica” importante e raffinata. Poi arriva lui, Sergio. Sciarpona rossa al collo, elegante in modo innato come sempre, si siede al pianoforte ….e ha inizio il tuffo in una atmosfera magica,  in cui già dalle prime note il carisma dell’ artista si fa palese e zittisce il brusio della sala. 
Il concerto si snoda fluido e davvero nuovo,  con arrangiamenti più jazzy, qualche puntata cool e  una diversa “orchestrazione” molto corale, con una sezione di fiati di tutto rispetto, Aldo Bassi alla tromba e Max Ionata al sax tenore.
Mi convince, eccome se mi convince….il risultato è equilibrato e senza sbavature, formalmente ineccepibile e guizzante di sensazioni davvero inedite.

Punte di diamante della serata, alcune canzoni classiche del suo repertorio completamente rivisitate … una intensa e poetica interpretazione di “ Per ricordarmi di te”  pianoforte e voce, dedicata al suo  amico e produttore scomparso( "volato in cielo"...come dice Sergio...) Biagio Pagano ed uno straordinario omaggio a  Joe Zawinul, fondatore dei  mitici Weather Report con “Mercy, mercy mercy”…uno dei momenti davvero altissimi della serata per incisività  e calore, in cui l’ anima jazz di Cammariere emerge in modo  forte prepotente. Riconfermate le sue doti di interprete sopraffino, ma soprattutto di musicista di talento e  di alto profilo artistico.

Come per  tutti i veri  grandi artisti, la sua posta in gioco è   guardare sempre avanti, verso orizzonti  magari consueti ma osservati con occhi diversi, rivoluzionare  il già vissuto con punte ardite di novità. Quella che non cambia mai è la sua capacità di emozionare ogni tipo di pubblico, da quello di un locale a quello dei grandi Teatri, con concerti sempre coinvolgenti e mai uguali a se stessi. Quando alla fine, la musica tace…essa continua dentro di te e ti senti arricchito, sai di aver percorso in un’ora e mezza un sentiero che  ti ha portato verso l’ indefinito, attraverso il potere mediatico e avvolgente della grande musica d’ autore.

A fine serata, come sempre, Sergio Cammariere concede al pubblico sorrisi, parole gentili, autografi…e l’ emozione continua. Generoso come pochi, sa che il contatto con chi lo segue è la sua ricchezza e  che la sua voglia di rinnovarsi  passa anche attraverso la comunicazione umana.

Serata di prova, dicevo. Il 27 prossimo, sarà il prestigioso Teatro Sistina di Roma ad accogliere la sua versatilità, la sua bravura, la grande avventura di  stile e libertà della sua musica.
Spero di esserci anch’io.

Mariapia Giulivo









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