lunedì 19 gennaio 2015

Qualche nota sul concerto di Sergio Cammariere a Roma...




                                                                                              ph. mariapia giulivo


Qualche nota sul concerto di Sergio Cammariere a Roma

Standing ovation  per l' artista all’ Auditorium “Parco della musica”

Poche note, le mie…quasi per fissare la tappa di un cammino…immense quelle di Sergio Cammariere , che hanno echeggiato , domenica sera 18 gennaio nella Sala Santa Cecilia dell’ Auditorium “Parco della Musica” a Roma, il prestigioso tempio del suono progettato dal grande architetto Renzo Piano.

Pubblico caldo e numeroso,  ad accoglierlo, a cui Sergio ha dato tutto se stesso, nella sua città di adozione ormai da molti anni. Se Crotone , sua cittadina natale, se la porta dentro come il ritmo del mare ed il ricordo di anni dell’ infanzia e dell’ adolescenza, punteggiati di azzurro, di sogni e di vastità, Roma è la concreta vita dell’ oggi, in cui l’ artista vive e comunica le sue esperienze artistiche ed umane più mature.

Il concerto si è srotolato come uno spartito senza inizio né fine, regalando momenti altissimi e gioiosi, intimi e corali, con  un  Cammariere in grande forma, commosso e disteso, sereno e concentrato, brillante e colloquiale e  con quel guizzo di calore che tanto sa comunicare al pubblico in modo spontaneo, amico, mai dentro le righe della forma. E’ stata tutta sostanza, emozione pura, quella mai uguale a sè stessa, che in ogni concerto dal vivo sa farsi dono dell’ anima e coinvolge senza mediazioni.

Voglio puntare l’ attenzione su un momento che per un artista umano e sensibile come lui, si è trasformato in commozione visibile , che egli non ha nascosto. Ha anzi trasmesso, incantando la platea…
Dopo aver eseguito “Tutto quello che un uomo”, la canzone che per lui ha rappresentato il principio di un nuovo percorso, sempre in crescendo, tutto il pubblico ha intonato una strofa della canzone…con una  coinvolta standing ovation finale ed un lungo, caloroso e quasi accorato applauso. Cantavo anch’io ed il cuore non poteva non battere fuori dai ritmi dell’ abitudine…Credo che quel momento resterà a lungo nella memoria di chi lo ama, lo segue con affetto, lo apprezza e lo stima. Una viva partecipazione al talento di un artista che definirei “senza tempo”, di classe rara. 
Tutto il concerto è stato un arcobaleno di emozioni, dai brani del suo ultimo disco “Mano nella mano”, ai suoi successi di sempre…Notevole anche l’ apporto dell’ ospite Fabrizio Bosso , che ha “dialogato” con Cammariere in uno strepitoso  duetto, all’ interno del concerto, rivelando il grande affiatamento che esiste tra i due musicisti , la capacità di improvvisare fuori dagli spartiti, che ad un concerto di Sergio non esistono…per nessuno…Quei suoi  fogli sul pianoforte….sono le parole…i testi, che Sergio, scherzosamente dice di dimenticare…

Anche all’ Auditorium era accompagnato dalla sua “famiglia musicale “ che da anni lo affianca: Luca Bulgarelli al contrabasso, Amedeo Ariano alla batteria, Bruno Marcozzi alle percussioni.

Un grande concerto. Alla fine…Sergio ha alzato le braccia e gli occhi  al cielo, quel gesto tanto simbolico che sembra quasi ringraziare una segreta  forza divina…Quella sua musica, quella voce… dal palco , continuano a risuonare a lungo nella mente, accompagnando le giornate di chi c’era…e restano dentro come una specie di sogno  vissuto ad occhi aperti….

mariapia giulivo



4 commenti:

  1. non potevi riportare descrizione migliore...grazie di cuore

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. ora mi sono "identificato"....!! devo entrare nel meccanismo, perdonami

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  4. Un resoconto toccante e rispondente alle esigenze dei fans, o agli intenditori di musica. Grazie, Mapi.
    Complimenti!

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