Spengo
stridori nel
volo
azzardato di
cellule
grigie, nel
sonno
scalfito da pause
infinite
e spezzo
le
punte alle mie
matite
che schizzano
prose
ormai spudorate
che
giocano fragole sui
cigli
di un fosso
e
invece che in nero
disegnano
in rosso.
da " Dissolvenze"- Schena Editore 2002
Tante zeta. E tante esse seguite da consonante. Dici che quegli stridori li spegni; poi ci ripensi e fai una poesia di punte temperate e spigoli.
RispondiEliminaSon tutte belle le tue poesie.
E.
Grazie...hai capito quello che c'era da capire...spigoli, suoni che graffiano...
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