Appunti per un racconto sull' incipit di un amore
a blueblues
Tentare una traccia di racconto .
Lo ha già baciato infinite volte con gli occhi, negli occhi, sugli occhi ,
tutto occhi contro occhi. In cambio avrai un bacio. Ti bacerò dappertutto.
Parole senza freni. Non è stato lui a dirle per prima. Non le ha dette nessuno
per prima. Non è già questo un bacio? Perché quella sera aveva paura di un
bacio vero?
Impregnata di lui dalle punte dei
piedi fino all’ultima radice dei suoi buffi capelli, cerca aria, aria,
aria…Sprofondati nella sua anima corporea
immagina quegli occhi che sono quasi guida ai gesti nel grigiore di
azioni ripetute mille volte, sempre uguali…Sono slancio alla vita e ai colori.
Dentro, brucia un segreto…e brucia davvero, quasi dolore, sotto il tessuto
morbido di una tuta. La sua bocca sente un sapore che conosce, eppure le sembra
di non averlo mai assaggiato. Sente
braccia amiche e forti che da sempre la stringono.
Braccia infinite tra le fibre
della felpa. tra le fibre del cuore.
La parola vorrebbe bere …e sente l’urlo rappreso, il frenetico
serpeggiare, tra frasi non dette e succhiate dall’anima…Un respiro ossigena il
vuoto e l’assenza, aria penetrata, soffio di luce.
Il distacco da lui è sempre
triste, lascia la malinconia del ricordo e ora c’è l’ansia di nuove parole, da scrivere tra blues
immaginati, tra pareti che diventano l’universo intero, muri spogli, gusci
d’ombra a contenere infiniti e segreti…E quel parlarsi ad un cenno, con gli
occhi, senza mai dire tutto ma sapendo tutto, sapendo di esprimere tutto…Tra
l’ironia di sberleffi che lui snocciola per esorcizzare la vita. La realtà non
esiste, lui dice. La verità è una sfida e gli fa paura. Il suo segreto è profondo e sa
di dolore. Lui è anche dolore rappreso.
Sensazioni diverse da tutte le
altre, mai provate, eppure già strariapanti, come un mare invisibile,
incontenibile, tempesta e dolcezza. Non può essere sola in questo infinito…non
lasciarmi sola, in questo infinito…Non ha più paura di dire “sempre”…Ora crede
nel sempre. Il sempre della vita, il sempre che trascende. Ed è felice di aver
trasgredito al suo stupido “ mai”. Vuole essere per la prima volta fedele a sé
stessa, al suo unico tesoro. L’ amore. Chi ha detto che si deve rinunciare ai
sentimenti? Non vuole più essere aria chiusa. La donna di ghiaccio.
Inavvicinabile. Precisa. Intoccabile. Rigida. Imbalsamata. Solare con tutti,
buona, disponibile , amicona,
compagna affidabile, seria,
maledettamente seria… Via questa maschera! Te la regalo, uomo accidenti a te
che mi hai stanata!. Perché tu non me la
domandi, la maschera. Sai che non esiste. Perché sei andato a scavare oltre
quello che vedi. Te la regalo senza reticenze
o paure . E’ tua. Prendila. Mi piace, ora,l’ anima nuda con te. Ti appartiene. Ma
questa , non è che la traccia di un racconto. Di vita o letteratura? La risposta meriterebbe un premio. Saprai mai
darmela?
settembre 2005