ph. mapi giulivo
affiorano
indocili pensieri
in questa
fine d’ anno di nebbie
di imprecise
immagini scolpite
come dal
vento
in un
incespicare lento
verso nuove
ore sconosciute
ci sarà dato
di vedere l’ alba
di nuvole e
di viola
e quei
disegni con mano di bambini
ancora
impressi nel cuore?
sarà la
musica a confondere attese
di una luce
maldestra
che insinua
dubbi oltre le fessure?
sarà questo
presente di domande
a
scricchiolare il tempo
eterno inesistente sconosciuto
che
scompiglia paure e righe d’ ombra?
fine d’ anno
di umide incertezze
vetri
appannati
fotografie ritagli
tenerezze
trenta dicembre duemilaquindici
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