senza ripensamenti né ferite
rimando l’ anima al mittente
non affrancata
non raccomandata
ripidi colloqui rannicchiati
nella culla del sorbo
paziente io ricalco la stagione
ogni parola come un
frutto acerbo
e al buio nella
paglia calda
dispongo la mia polpa
mentre matura odore ride il tempo
- e tu mandami indietro qualche sogno
Uno dei miei testi pubblicato in " L' evoluzione delle forme poetiche" a cura di Antonio Spagnuolo e Ninnj Di Stefano Busà- Kairòs Edizioni 2013
In pochi versi hai espresso tanto! Complimenti, Maria Pia.
RispondiEliminaGrazie, Carlo...la poesia è essenzialità di linguaggio....la sintesi del pensiero in pochi versi.
RispondiEliminaCIAO @Mapy,ho pubblicato qui http://graficafotografica.blogspot.it/2013/03/8-marzo-international-womens-day-2013.html lo stesso post con dedica
RispondiEliminaSei davvero preziosa Gabry...andò a leggere...Grazie perchè mi segui con affetto ed interesse...
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