ph. mapi giulivo
e la notte è
un regno umido
di
incertezze di continui ardori
un labirinto
di terra amara
che si
intreccia con il mare
viaggio
sulle strade che mutano
nel buio
caldo antiche rotte
bisbigliate
trepide dal vento
tu ora dove
sei assurda lontananza
dove innocenza
del tempo
mentre
chiara mi scruta l’ alba
e l’ onda è
quasi bianca di neve?
dove sei
tu che appena sorge il giorno
ti
ritiri vigile nell’ ombra
lasciandomi
un tiepido sudore
spremuto
avaro da un sogno?