La “stella” Sergio Cammariere al Parco Archeologico di Rocelletta di Borgia:
la luce intensa della musica…
Era la notte
di San Lorenzo, ma nessuno ha alzato gli occhi al cielo per vedere cadere una
stella, ieri sera, 10 agosto, al Parco “Scolacium” di Rocelletta di Borgia, in
Calabria, nei pressi di Catanzaro Lido.
La “stella”
si è materializzata sul palco , lui, Sergio Cammariere, ed ha talmente attratto, ipnotizzato il pubblico con la
luce della sua musica, che l’ aria quasi non si percepiva più. Era solo il respiro
delle note, di una voce , a gonfiare il cuore di emozione e incanto e a elevare lo sguardo.
La bellezza
altera e suggestiva del luogo, antiche mura romane ricche di storia, evocative e possenti, a fare da
cornice ad uno dei più intensi concerti di Sergio Cammariere che io abbia mai ascoltato. E ne ho seguiti tanti,
proprio tanti…
Era nella sua terra, la Calabria. L’ emozione sul suo volto è
stata immediatamente percepibile. Un luccichio nel suo sguardo dall’
espressione dolce e sincera. Proprio
come una stella e non banalmente una “star”, con quella forza interiore e quella sensibilità che mette
tutte nella sua musica, senza
risparmiarsi mai.
Dopo le prime note, un messaggio, con la voce
esile e commossa…Sergio si è augurato
che la sua musica potesse donare anche quel fiotto di speranza tanto
necessaria in questo mondo sempre più difficile.
Tra sapienti e magici giochi di luce , il luogo quasi
fiabesco ed un pubblico caldo , coinvolto, straripante, applausi infiniti e standing
ovations, Sergio Cammariere ha attraversato il meglio della sua produzione,
regalando autentici capolavori di poesia . In stato di grazia, lui ed i suoi
musicisti che lo accompagnano da quindici anni: Amedeo Ariano alla batteria,
Luca Bulgarelli al contrabasso, Bruno Marcozzi alle percussioni. In stato di grazia,
l’ ospite amico, Fabrizio Bosso alla tromba, che ha quasi lacerato l’ aria con
dei fraseggi incredibilmente raffinati ma viscerali, di rara perfezione, profondi.
E lui, il re
pianoforte di Sergio , tanto vibrante da
far scivolare brividi sulla schiena, arrivare a toccare l’ anima , ad accarezzare ogni
nostro sogno , con il talento di un
tocco inimitabile, esprimendo
qualcosa che è andata molto oltre la
stessa musica , un ‘ ansia quasi spirituale e incessante come il ritmo del
mare…come un volo…
Un pensiero,
Sergio lo ha dedicato anche al suo paroliere Roberto Kunstler, amico di un sodalizio consolidato che va
avanti da lunghi anni.
Il finale , travolgente. Diversi bis, il pubblico stretto sotto il palco come in un grande
abbraccio, quasi a toccare quelle note… tanti cellulari a registrare, scattare
foto. Voci che hanno cantato con lui, in un ritmo umano e non solo musicale. Questo
fa la differenza. La rara e preziosa grandezza
di Sergio Cammariere è anche in quel percepibile amore per il suo pubblico che continua anche dopo il
concerto, con incontri brevi ma in cui l' artista sa dare ancora emozioni e non solo freddamente, autografi.
La sua terra
mediterranea, meravigliosa, accogliente ha risposto alla
generosità di Sergio Cammariere con un affetto fuori dal comune. C’ ero anch’io, che
calabrese non sono, ma che ho scoperto e amo la Calabria grazie sopratutto lui. A Sergio Cammariere…
mariapia giulivo