lunedì 25 novembre 2013

[Frammenti][Dopo la festa ti penso] Di Graziano Banfi









Con piacere ospito nel mio blog  questo "frammento" di un amico speciale. La foto è sua ...come la scelta della "colonna sonora"...


[Frammenti] Dopo la festa ti penso


La finestra si apre su un rettangolo grigio e piovoso. Nemmeno il filtro delle tende riesce ad ammorbidire l'acciaio del cielo. 
La stanza è il caos. Mi chino a raccogliere due bottiglie, ma mi limito a spostarle da qui a lì. La festa è riuscita bene. Mi accascio sul divano, la vista da qui è ancora più deprimente. Il cielo colore della ghisa e il muro giallo e scrostato del retro di quegli uffici. Davanti travertino e stucchi, dietro beh lasciamo perdere.
Nell'angolo c'è un paio di scarpe da donna, un bigliettino sotto la sinistra. So già cosa c'è scritto: “Ho preso le sneakers di Lavinia.”
Sorrido.
La caffettiera manda il suo richiamo gorgogliante.
Mi verso una tazza di caffè, nero. Il vapore, sottile, si disperde. 
Là dove sorge il sole una macchia più chiara nel grigio uniforme lascia sperare in un miglioramento del tempo, forse.
Ti penso. 
Distante. Non so se mi pensi. Lo voglio credere.
Bevo il caffè. Guardo un tua foto. Prendo la penna per scrivere. Per scriverti. 

Il foglio bianco si riempie di ghirigori.
E allora chiudo gli occhi e metto una canzone a caso. L'elenco scorre rapido sul display, chiudo gli occhi “tap”.
“A volte il vento mi porta 
le note di un flauto o il profumo di pioggia 
e sogno di averti al mio fianco 
ma so che l'oceano mi separa da te”

Graziano Banfi

La colonna sonora sarà:
Notturno Camden Lock - Modena City Rambelrs



venerdì 22 novembre 2013

Il mondo incantato e sognante di Ida Benedetti Del Col






Il mondo incantato e sognante di Ida Benedetti Del Col

Esiste un mondo incantato dove tutto sembra sospeso e invece è in movimento perenne? Esistono i colori delicati di una dolce primavera che non sbadiscono mai? Esiste un autunno vibrante di nostalgia eppure proteso verso una stagione di sole che torna sempre? Quanto infinite sono le nuvole, le placide trasparenze di un lago, quanto raccontano le mura di case antiche rese affascinanti dal tempo, quante finestre si aprono e si chiudono  incessantemente con i loro misteri, quanti fiori emanano il loro profumo   senza sosta inebriando stanze  raccolte ed immaginate? Esiste un mondo dove tutto è pennellato con levità,  con gli occhi del cuore e le emozioni dell’ anima? Certo che esiste.  Io, questo mondo, l’ho incontrato. L’ho visto. Un mondo sempre in equlibrio tra sogno e realtà. Tra passato e presente. E’ l’universo pittorico di Ida Benedetti Del Col, nata a Sacile (un paese esso stesso magico attraversato dalle acque verdi e sinuose  del fiume Livenza…) , ora, una distinta signora  che vive a Pordenone,  di  cui non rivelo l’ età… perché Ida non ha età… come tutti gli artisti… Ida  ha lo sguardo acuto e la mente sempre  in fermento e densa di creatività, accompagnata da una sensibilità  di quelle “senza tempo”.   
Ha cominciato a guardarsi intorno e a dipingere che era giovanissima, dimostrando già dai tempi della scuola, passione e capacità. Il destino, le sue vicende di vita, l’hanno per un lungo periodo allontanata dalla sua arte prediletta. Ma mai si è discostata veramente dal mondo della pittura, coltivandola come interesse, come uno spazio tutto interiore in cui riversare la sua personalità e le sue pulsioni dell’anima.  Il suo tempo libero è stato sempre dedicato a tele e pennelli, una sorta di angolo del cuore ricco di spirito di osservazione, di forme e colori, di intenso  desiderio di esprimere la bellezza in forma semplice, suggestiva e diretta.
Il suo tratto pittorico non ha artifici formali ma non è neppure  semplicemente “fotografico”… Il suo mondo è reale , ha forti legami con la sua terra ma  è sempre accompagnato da un velo di sogno, di sottile malinconia, di  piccola poesia del quotidiano. Nelle sue opere, che siano grandi tele a olio o piccole tempere, la vita emerge con prepotenza, accompagnata dal velo del ricordo o rappresentata in un non tempo, simile a quello delle fiabe. Paesaggi dal gusto un po’ naif, dettagli affascinanti, come barche, animali, finestre, presenze umane,  fiori, campi gialli di colza, alberi in fiore o resi brulli dall’ autunno, edicole votive, antiche case di campagna. Tutte le stagioni attraversano i suoi quadri regalando dolci emozioni visive, spesso attraverso particolari che i nostri occhi distratti non vedono più. Notevole la produzione di vasi con splendide composizioni di fiori , contestualizzati in ambienti caldi e accoglienti e sempre con quel gusto per il particolare che fa davvero  la differenza e si discosta da certa pittura di “maniera”…Sulle sue tele, profumo di rose e  di gigli, ma anche girasoli, tulipani, orchidee e  la selvaggia bellezza di umili  fiori di campo. E poi, come esempio, una attenzione onirica al mondo letterario attraverso una bella serie di dipinti ispirati dalla vita e l’opera  della grande Virginia Woolf, che  offre spaccati di notevole gusto estetico e creativo. Come tante sono le sue nature morte, con frutti, ortaggi, fiori, bicchieri, bottiglie, caraffe, strumenti musicali, e altro ancora, disposti sempre con originalità … o , ancora, una serie di opere pittoriche dedicate alle maschere tipiche della tradizione, che ancor più svelano la sua anima sempre un po’ giocosa e “bambina”.
“Amo i colori della terra”, dice Ida Benedetti Del Col. Ed essi predominano, ora più caldi, ora più sfumati, in tutto il suo universo pittorico di fronte al quale ci si incanta, per la leggerezza con cui è rappresentato e per la profondità di valori e sentimenti che esprime. Tutto, accompagnato da quell’alone di poetica intensità che rende  magico e unico  il suo percorso artistico.
E’ una donna determinata, fiera, appassionata, sensibile e al tempo stesso, schiva, la Benedetti del Col. Che lascia il segno non solo attraverso la sua pittura. Ha grande fantasia e ironia, le sue opere sanno donare quel senso di  infinito e di serenità ormai scomparso dal mondo  e dal modo frenetico del nostro tempo che spesso ci fa dimenticare la grandezza e la mutevolezza  della natura e la sua capacità di parlare al nostro cuore… di evocare umanità, splendore,  ricordi, meraviglia…
Ha partecipato a diverse mostre collettive in Veneto e Friuli e persino a La Reole, in Francia, riscuotendo successo di pubblico e critica. Compare in varie pubblicazoni sull’arte e molte sue opere fanno parte di collezioni private in Italia e all’ estero. Si occupa da anni  con convinzione  e assidua militanza di associazionismo che promuove arte e poesia… ma se un giorno avrete la fortuna di incontrarla , neppure  ve lo dirà…Con una luce  viva e brillante nello sguardo  vi mostrerà i suoi quadri… il suo angolo di mondo che da anni e per anni ha custodito nel cuore ed ha reso concreto con le sue deliziose incursioni nella sua  amata terra e attraverso il suo ricco e sfaccettato immaginario… con   pennellate  agili e leggere…


Mariapia Giulivo