ALBA
Vedo ormai tutte le aurore. Silenzio. Percepisco il mondo
attraverso una spessa cortina di silenzio. Il cielo sfuma nel rosa, tra poco
sarà azzurro come porcellana.
Le strade si risvegliano quasi da un intontito torpore, si animano, prendono
il colore della vita. Piccole e fragili storie quotidiane si ripetono, finestre
che si schiudono.
Sento nell’aria un leggero aroma di caffè che si insinua nell’aria
frizzante del mattino. Io me ne concedo solo uno. La mia tazza è già vuota.
SOGNO
Stanotte ho fatto un sogno. Null’altro che un sogno, una
storia improbabile, forse, una costruzione intellettuale, un’astrazione
fantastica…o un bisogno del cuore…Il sogno è territorio di miti, di fiabe ,di
simboli ,allegorie…di segni del destino.
Nella realtà le trasformazioni sono lente , a volte inesistenti, nel
sogno avvengono istantaneamente -o sono già avvenute- nel presente senza tempo
che è il suo tempo, un tempo magicamente presente.
Il sogno si esaurisce in sé stesso, non ha prosecuzione, è una storia
autonoma.
Ha la sua tensione, il suo stile, una sua drammatica fatalità .Ha una
forza logica in un discorso follemente irrazionale. Ha quasi il ritmo del poeta
,libertà ma anche assolutezza e rigore.
Ai sogni è facile dare dei cliché: fuga nell’irreale, nel patologico,
stranezza, inconsistenza.
Ma chi vive i sogni come una carica di realtà segue la traccia di
un’emozione talvolta violenta e il delicato ingranaggio di una storia
(improbabile?) con passo fermo e leggero poiché la materia è labile. Il sogno è
di chi lo ricorda.
Stanotte ho sognato. Ricordo tutto, in ogni dettaglio. Ho sognato.
Questa veglia non mi appartiene. Ho fermato il tempo.
CREPUSCOLO
L’ultimo bagliore del giorno accarezza le margherite. Ne
ho un bel bouquet nel vaso verde di cristallo. I colori delle tonde e gonfie
corolle, dal giallo più pallido a quello più intenso, si caricano, sotto questa
luce quasi crepuscolare di nuove e infinite sfumature.
Dovrei accendere il lume, e non mi va. Mi piace quest’ora così
particolare.
Non è più giorno. Tutto si fa discreto e suggestivo. La notte è vicina.
Comincio a sentirla nell’aria, nei profumi, nel mio respiro, nel
sangue.
Tra poco non ci saranno più ombre e tornerà quel silenzio. E nello
spazio magico in cui le ore scorrono più dolcemente ,sentirò ancora più forte
quel silenzio.
Si farà presenza viva e palpitante.
Il cuore accelererà i battiti.
Stringerò a me il silenzio fino a farmi male.
NOTTE
“La notte, l’essenza della notte, non ci lascia dormire”
(Maurice Blanchot)
C’è qualcosa di imprendibile, di indefinibile nella notte
che spesso ci toglie il sonno. Ed è sempre la notte degli insonni, innamorati
di questo spazio così ricco e immateriale, ad essere lucida ,creativa, piena di
scoperte e di poesia.
La notte allontana le ombre, spiazza i chiaroscuri. La notte è la
certezza del nero.
La notte è contraddittoria, lacerante.
C’è una notte della ragione, fatta di spazi freddi e di una lucidità
spinta ai suoi limiti più estremi. C’è la notte del senso, quella dei chiari di
luna ,delle vibrazioni e dei palpiti.
Freddo e caldo, austerità classica e romanticismo liberatorio.
La notte risveglia le forze che il giorno censura.
La notte è cercare a tastoni ,immaginare ,attendere .La notte è il
presentimento del giorno. La notte stimola l’invenzione, l’inizio di un
discorso. Fatto di tracce, di frammenti e non di percorsi già definiti.
L’occhio deve scoprire ,frugare, diventare indiscreto e avido .La notte
è un segreto da penetrare con sguardo e
pensiero aguzzo.
E’ parola silenziosa, non formulata .La notte forma lo sguardo. Lo
mette alla prova.
Devi spiare se vuoi afferrare ciò che ancora si muove, vibra, parla, a
dispetto dell’oscurità .La notte è sogno e fascino. La notte è anche paura
,connivenza con la morte. E’ dettaglio, verifica.
La notte spesso separa ,è un’esperienza individuale, poco collettiva.
E’ territorio di solitudine ,è come esercitarsi a guardare e pensare da
soli.
Ma questa notte non sono sola. Complice è la luna. Mi guarda dal cielo
scuro.
Riconosco quegli occhi.
Mariapia Giulivo- Edita su rivista e revisionata oggi.