Sergio Cammariere: una serata a
Salerno…a MODO suo..
Arrivo a
Salerno la sera prima. La città ,allungata dolcemente sul mare e protetta dai monti , a pochi passi dallo splendore della costiera
Amalfitana, vive la sua indolenza di una domenica sera come un ‘ altra. Il
primo manifesto lo vedo in Piazza Libertà…e sorrido. Caso o destino, mi torna
alla mente che Sergio Cammariere è nato a Crotone, nel quartiere “Libertà” ed
in via Libertà. Continuo a pensare dentro di me che è come una specie di
“marchio “ che segna la sua vita personale ed artistica. Almeno nella mia
percezione, nella apparente casualità delle cose.
Il
manifesto, con il suo volto in primo piano,
annuncia il concerto in un locale di Salerno che ospita da anni musica e
spettacoli di qualità, il “Modo”, la ragione per cui io stessa mi trovo nella
città di origine romana in cui nacque, già dal medioevo, la rinomata scuola medica Salerrnitana ….
Al “Modo”,
la sera di lunedì 15 aprile, arriva tanta gente, fino a
riempire all’inverosimile il locale. L’atmosfera è informale, Sergio Cammariere
–viene annunciato- ha scelto questa data quasi come una specie di test, di
“prova generale” per proporre una nuova formazione di musicisti ed il suo repertorio di sempre
completamente riarrangiato.
Arrivano per
primi “on stage” i sui musicisti storici Luca Bulgarelli ed Amedeo Ariano( che
a Salerno è di casa…) , colonne indiscusse di una “ritmica” importante e
raffinata. Poi arriva lui, Sergio. Sciarpona rossa al collo, elegante in modo
innato come sempre, si siede al pianoforte ….e ha inizio il tuffo in una
atmosfera magica, in cui già dalle prime
note il carisma dell’ artista si fa palese e zittisce il brusio della
sala.
Il concerto
si snoda fluido e davvero nuovo, con arrangiamenti
più jazzy, qualche puntata cool e una
diversa “orchestrazione” molto corale, con una sezione di fiati di tutto
rispetto, Aldo Bassi alla tromba e Max Ionata al sax tenore.
Mi convince,
eccome se mi convince….il risultato è equilibrato e senza sbavature,
formalmente ineccepibile e guizzante di sensazioni davvero inedite.
Punte di
diamante della serata, alcune canzoni classiche del suo repertorio
completamente rivisitate … una intensa e poetica interpretazione di “ Per
ricordarmi di te” pianoforte e voce,
dedicata al suo amico e produttore
scomparso( "volato in cielo"...come dice Sergio...) Biagio Pagano ed uno straordinario omaggio a Joe Zawinul, fondatore dei mitici Weather Report con “Mercy, mercy
mercy”…uno dei momenti davvero altissimi della serata per incisività e calore, in cui l’ anima jazz di Cammariere
emerge in modo forte prepotente.
Riconfermate le sue doti di interprete sopraffino, ma soprattutto di musicista di
talento e di alto profilo artistico.
Come
per tutti i veri grandi artisti, la sua posta in gioco è guardare sempre avanti, verso orizzonti magari consueti ma osservati con occhi diversi, rivoluzionare il già vissuto con punte ardite di novità.
Quella che non cambia mai è la sua capacità di emozionare ogni tipo di
pubblico, da quello di un locale a quello dei grandi Teatri, con concerti
sempre coinvolgenti e mai uguali a se stessi. Quando alla fine, la musica
tace…essa continua dentro di te e ti senti arricchito, sai di aver percorso in
un’ora e mezza un sentiero che ti ha portato
verso l’ indefinito, attraverso il potere mediatico e avvolgente della grande
musica d’ autore.
A fine
serata, come sempre, Sergio Cammariere concede al pubblico sorrisi, parole gentili, autografi…e
l’ emozione continua. Generoso come pochi, sa che il contatto con chi lo segue
è la sua ricchezza e che la sua voglia
di rinnovarsi passa anche attraverso la
comunicazione umana.
Serata di
prova, dicevo. Il 27 prossimo, sarà il prestigioso Teatro Sistina di Roma ad
accogliere la sua versatilità, la sua bravura, la grande avventura di stile e libertà della sua musica.
Spero di
esserci anch’io.
Mariapia
Giulivo
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