Coglievo l’attimo
sui violini del tempo.
Lampeggiare di tuoni,
uragani d'autunno,
attendevano fuori
sulla soglia.
Fu pioggia stizzosa
a dividere parole
in gocce amare di rimpianto
mentre suoni d’aria
s’allontanavano piano
e il silenzio mi sedeva accanto.
Un volto sciupato dall’assenza
restò a chiedere cittadinanza
nel buio caldo di una stanza.
da DISSOLVENZE- Schena Editore 2002
Meravigliosi versi......
RispondiEliminaUn abbraccio Mapi :))
Grazie, Rosa...sei stata tanto gentile a passare e a lasciare QUI il tuo commento....
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