MARIO SPOSATO
Un artista fuori dal coro con gli orologi del “tempo fermo”
Mario
Sposato è una persona solare e positiva. L’ho conosciuto a Crotone, dove
cogestisce , con la famiglia, un noto albergo e ristorante sul mare, raffinato
e di grande atmosfera. Ospitale, accogliente, sorridentee solido, è un uomo che ha nello sguardo quel guizzo di
simpatia immediata e sa trasmetterla…Ma Mario Sposato è molto più di tutto
questo. Basta parlargli per cinque minuti e già si è immersi in un mondo
creativo e ricco di idee… Basta guardarsi intorno, nel suo albergo, e si è
subito immersi in un’ atmosfera onirica e fantasiosa, dove ogni dettaglio
parla….una specie di mostra permanente, tra dipinti, installazioni, oggetti
curiosi, originali manufatti…ci si perde…lo sguardo è catturato da tante
sensazioni…Tutto ha la ricercatezza di uno studiato stile post moderno.
Mario Sposato è un artista. Non iscrivibile in alcuna precisa
categoria. Dipinge, scolpisce, crea, assembla, lavora grandi opere e piccoli
capolavori, passa da materiali poveri a metalli preziosi. Usa il pennello, la
spatola, la scrittura…ma anche il martello, la pinza e forse, persino la
saldatrice. Originale, creativo, innovativo, ha dato vita, partendo dalla ricerca di vecchi oggetti dimenticati e materiali di “riciclo” , opere davvero
sorprendenti. Di primo impatto, colpisce il suo rapporto con gli orologi, ”gli orologi del tempo fermo” , come
improvvisamente mi è venuto di pensare…Mi ha fatto tornara in mente una poesia
di Auden, tratta dalla raccolta “La verità, vi prego sull’ amore”. Un verso
dice proprio così: “ Fermate tutti gli orologi…”. Già. Un tempo immobile, dove
non esiste né passato, né presente, né futuro. Un istante rarefatto e quasi
sospeso, che poi è il tempo vero dell’arte e dell’ atto creativo. Quando l’
inconscio deve azzerare tutte le scorie per vivere e reinventare sempre
qualcosa di nuovo. Con gli orologi
Sposato crea oggetti e gioielli
raffinati, ricerca vecchi quardanti , tutti fermi ad un ‘ ora diversa ( e qui è
il suo “non tempo”….segnare tante ore e nessuna..come nelle fiabe…) e ne fa
opere straordinarie.
Ma non solo.
Tutti gli oggetti che di solito si buttano
via o si conservano in uno stato museale, Sposato li fa rivivere…creando “provocazioni”, contaminazioni, riflessioni
sulla vita e sul mondo. Dando spazio anche alla magia del colore. Qualche
esempio? Una vecchia bicicletta “indossa “ gli stivali, ed il viaggio
continua…anche senza ruote e pedali! “Il trono di latta”, fatto interamente di
lattine di bibite….diventa la rappresentazione
del potere senza valori. “ Il nuovo mondo” è una grande sfera tutta
composta da microchips…un mondo sempre più “connesso” dalla tecnologia ma poco dalla
fantasia , dal contatto diretto e dall’amore.
“Il potere”
è una piovra di legno…Un sasso inerte si trasforma in un “cucciolo”….E poi,
fontane di musica, esplosione di pensieri, l’amore ingabbiato…tutte allusioni,
provocazioni, sul mondo, sulla vita, sulla stessa arte, sull’ amore…metafore di
una società in una evoluzione non sempre
positiva e suggerimenti per dare un senso all’ esistere, come nei bellissimi
quadri “Non ho paura di amare” o “ Pensieri liberi”…o in diverse opere che
definirei quasi “femministe” , come “La preda”, dove un corpo di donna è irretito ed in cui è facile cogliere l’ allusione al
potere maschile.
Tra le opere,
ne risalta una ….grande, bellissima, in cui si mescolano tecniche diverse. E’ rappresentata la tastiera di un pianoforte
e le corde irregolari e azzurre ,che
spuntano come fili d’erba marina dai tasti .Intorno , la liquidità azzurra e sinuosa dell’ acqua …Un lavoro assai pregevole e poetico che Mario Sposato ha
dedicato al suo conterraneo, il musicista , interprete e raffinato artista Sergio Cammariere. Sposato ha colto in
ques’opera una caratteristica peculiare di Sergio… le note acquatiche e
profonde della sua musica, il suo colore intenso e azzurro....ed anche la sua libertà, il suo estro magmatico e creativo. Sono figli e amici dello stesso mare, ed in
quest’ opera, magicamente si incontrano. L’emozione è percepibile. Talmente
tanto che mi sono soffermata e mentre guardavo, mi sembrava di ascolare le note
del maestro…
Che dire?
Mario Sposato è stato una piacevole scoperta e mi piacerebbe che tutti
potessere apprezzare il suo talento
fuori dal coro, non allineato, ironico e distante dalle tendenze di una società sempre più uniforme e
globalizzata. Lo merita. E glielo auguro .
mariapia
giulivo