ognissanti
un ‘alba sommessa recita il cielo
nel dedalo di nuvole antracite
il sogno all’
improvviso
mostra cicatrici di orizzonte
concilierò la pioggia con il sole
il pianto con il suadente riso
nell’ anima che setaccia nomi
e osserva l’ elenco scarno
fila di astute
consonanti
in quale scrigno chiuderò
le vocali fragili e impudiche
come far volare dolci gli angeli
in questa rotta ripida di vento?
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