a blueblues
quale spazio cercare
col talismano di corallo rosso
dopo l’ ebano accigliato della notte
inventare ore ferme
di lacca
un mare strizzato di spuma
fino a dove fino a
quando
quale destinazione quale porto
che stazione su
quale blues
con quale fiato per quale canzone
strade di fuga
contorni ritorni
la scrittura asciutta misurata
calcata su acqua verde
lontana
e tra le pieghe parla
e non dice
o dice troppo e
marca stretto
la parola che non si
lascia sfiorare
qualcosa da accadere
ricordare
un senso dissenso
al sublime silenzio
a volte troppi sogni a volte niente
l’ alba ingravidata di ragioni
mille o nessuna a piacimento
a risplendere bagliore nel mattino
ombre rosse nel giardino incolto
fino a ubriacare lontananze
rami discinti
tentacoli di fiori
e liquida la città che scorre fuori
un giorno o l ‘ altro si incontra la poesia
faccia a faccia
come materia
in forma di polpa
di sudore
quale spazio cercare
andare dove
setteluglioduemilacinque
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