ph. mapi giulivo
vado con te al tempo dei puledri
alla fuga d’ignote cavalcate
è rigoglio di glicini
nelle camere d’ombra
scintille schizzate calde spudorate
solletico di rari arabeschi
sulla pelle che trasuda resine
ora bevo rugiade immaginate
mentre tu saltelli e decolori
nel cerchio della vita che implode
in ragione e saggezza
sei velario a stordire orizzonti
olio di seta sui cardini del giorno
io resto qui giullare del tempo,
tra rosso e biacca a dipingermi il viso
tra i tuoi flutti incostanti
ricompongo le attese
in un docile assorto sorriso…