giovedì 31 gennaio 2013

La notte suona arpeggi di stelle



immagine di Augusto Cabral


La notte suona arpeggi di stelle
ma non odo splendore.
Una luna gonfia come il cuore
intona nenie,
scompone desideri sul cuscino.
Brancola nel buio
il corpo sedotto da un ricordo
inventando carezze e magie
numerate a mezza voce.
Limite è il vuoto
mentre  incido poesie
su quello che non dico.

Intanto tu reciti in falsetto
e apri la scena a piacimento
con parole controvento.


Da " Dissolvenze"-Schena Editore 2002

martedì 29 gennaio 2013

un soffio inclina la fiamma





un soffio inclina la fiamma
a sfoltire distanze

balsamo è il ricordo
per giunture di stralci
intorpidite dalla nebbia

non cerco un colore
anelo i tuoi palpiti
d’arcobaleno

per distrarre le ombre
rileggerò una poesia


inedita in volume

martedì 22 gennaio 2013

A mio padre....









A mio padre





Chi mi insegnò le nenie
e i dolci canti,
chi mi iniziò ai dubbi
e alle paure con parole
forti come pietre?

Tornano le memorie - chissà
dove sepolte. Hanno sapore di
lacrime e miele, di sangue
denso leccato alle ferite
da graffi sporchi
e terra sulle mani.
Tornano sguardi torvi
e tenaci silenzi, culle di vento,
afrori d’autunno
sulle mie isole di biancospini.

I suoi occhi si fanno ormai più
chiari e scavano il cuore
senza più parole. Torna
una voce salmodiante e pura
a ricordarmi che nessuno è solo.

da "Dissolvenze" - Schena Editore 2004

martedì 15 gennaio 2013

La rosa divampa....






La rosa divampa
sulla tela muschiosa
che tu dipingi
come fosse  un paesaggio
d’oro e di luce.
Ma non è che una rosa...

Come edera antica
fai da tappeto al sogno consumato.
Troppo breve
è il giro di voci
che non osano parole
d’amore
e giocano ironie
dimenticando il cuore.

Sfogliami i petali
nell’attesa infinita,
frugami con le tue dita.


Da " Dissolvenze" - Schena Editore 2002




giovedì 10 gennaio 2013

Sotterrare ricordi...








Opera di Nicola Ferrarese- Inchiostro su carta



Sotterrare ricordi,
sbriciolarli,
terra friabile,
zolla scura e cantabile.

Ritornello di terra
sulla terra calpestato.
Crinale di foglie,
labirinto di doglie,
germoglio d’ortica,
frana antica.

Prendimi così,
tra ipotesi di luna
e un discorso galante
con umore d’amante.


Da DISSOLVENZE- Schena Editore 2002




martedì 8 gennaio 2013

Il giorno, sai...







Il giorno, sai, acceca la sostanza
arde pagine scritte
con inchiostri di stelle,
chiude solitudini frenetiche
nella sosta
che attende una risposta
a dubbi di velluto nero.

Giorno, lucido fragile straniero.



da "Dissolvenze" - Schena Editore 2002


venerdì 4 gennaio 2013

Nella città dove le lunghe ore...




opera " Napoli a colori" di Giuseppe Zollo, acrilico su tela



Nella città dove le lunghe ore
sono minuti
rubati al sogno dell’inverno
suoni e colori
pasticciano di segni
l’infinito,
frullano ali
e baruffe d’amore
sospese in un tempo ritagliato
nel senso della vita,
ritrovato.
L’incanto preme
su una trama che nasce
pagine bianche
attendono occasioni
e racconti rappresi
ora vibrano nell’aria
tra distacchi di ombre
e teneri addii.

Il corpo cerca spazio di poesia
per trovare notizie
da riportare al giorno.

da DISSOLVENZE, Schena Editore 2002